mercoledì 5 agosto 2009

10 domande

In attesa della santificazione di Patrizia D’Addario, dopo mesi di disco incantato, poiché ci siamo davvero rotti i coglioni, è ora di chiedersi: ma Repubblica (ormai detta La Ripubblica, o La Repubica) non sa cosa pubblicare nello spazio delle dieci domande? Ogni giorno le ripropone tale e quali, e non si capisce chi dovrebbe leggerle: Berlusconi le conosce a memoria e non risponde, mentre i lettori, che non sono cerebrolesi, vedono il riquadro e saltano alla pagina successiva. Non sanno cosa scrivere in quello spazio? Hanno carenza di domande? Non ne hanno altre D’Avanzo?
Invece ce ne sarebbero molte e piccantine, e per esempio, rovesciando la frittata, vengono facili dieci domande (e anche di più) a Patrizia D’Addario, sperando che almeno lei risponda. D’altra parte forse ha ragione Repubblica e la signora P.D. sembra la più papabile al ruolo guida del PD, ha perfino le iniziali giuste. Ecco qui, finalmente, le controdomande che Repubblica non pubblica, tutto quello che vorreste sapere e non avete mai osato chiedere, anche perché si aspettano le risposte ma non si può chiedere altro.
1 - Perché, signora P.D., se lei afferma «Berlusconi mi ha promesso una cosa - di sua spontanea volontà, senza che gli chiedessi niente» poi si è sentita tradita come se non fosse stato rispettato un do ut des?

2 - Perché, prima di un incontro sessuale, per lei professionale, girava con un registratore? Poiché era ospite di una persona da lei stimata, esattamente voleva registrare, e per quali fini? Aveva il registratore anche quando era senza vestiti? Dove?

3 - Lei afferma che sua figlia «ha capito che se ho fatto quello che ho fatto è stato per un motivo nobile». Sarebbe? Il “motivo nobile” è la vendetta per non aver avuto nell’immediato la sua licenza sbloccata, pur tenuto conto che non c’era nessun patto al riguardo? Ritiene sia un “nobile motivo” andare a letto con qualcuno per farsi sbloccare una licenza edilizia o qualsiasi altra cosa?
Glielo ha spiegato bene a sua figlia? Non crede che, per ipotesi, Berlusconi possa averla allontanata dopo aver capito il suo essere troppo interessata, non a lui ma ai suoi favori? Alla sua amica Barbara Montereale non sono forse stati donati diecimila euro senza per questo chiederle alcuna prestazione in cambio, per pura simpatia?


4 - Se Berlusconi sapeva che lei era una escort, perché lei non gli ha chiesto di essere regolarmente pagata e gliel’ha data gratis? Se Berlusconi lo sapeva, benché le intercettazioni lo smentiscano, lei ha interpretato la sua richiesta di sblocco di una licenza edilizia come un pagamento? Non è proprio lei, signora P.D., a ribadire che questa promessa è venuta «per spontanea volontà di Berlusconi, senza che gli chiedessi niente»? Accade spesso che lei non chieda un compenso prima di una prestazione professionale e invece aspetti un regalo per «spontanea volontà» di un cliente?

5 - Signora P.D., lei sostiene che «il suicidio di papà e i problemi economici mi hanno costretta a tornare e a fare la escort». Ritiene quindi che ogni donna con problemi economici non abbia altra alternativa alla prostituzione? Le donne “costrette” a prostituirsi non sono forse altre? La sua tipologia di professione non implica una scelta del tutto legittima e libera?

6 - Dopo essere stata una sola volta a letto o a lettone con Berlusconi, lei, signora P.D., afferma di essere stata invitata altre volte, e specifica «comunque gli inviti che sono arrivati dopo li ho sempre declinati, perché non mi era piaciuto il comportamento di Berlusconi. Aspettavo le due persone che mi disse mi avrebbe mandato a Bari per sbloccare la pratica. Vedevo che il tempo passava e di conseguenza non avevo nessuna voglia di partecipare a altri incontri».
Considerando che i tempi, per il “favore” di cui parliamo sono molto stretti, e che lei considerava l’aiuto per la pratica un risarcimento non esplicitato per le sue prestazioni, perché subito dopo non è voluta tornare per coltivare un rapporto di interesse come si fa sempre quando si ha interesse di ottenere qualcosa?


7 - Signora P.D., lei afferma che «quando ti invitano due o tre giorni in un posto non ci vai per giocare a briscola o per parlare di politica». Davvero? Quando ti invitano per due o tre giorni è perché si vuole scopare? Vale solo per lei signora o per chiunque? Se Berlusconi era a conoscenza della sua professione di escort, non è normale invitarla di nuovo? Se invece non lo era, e la notte passata insieme era di tipo casuale e amichevole per entrambi, perché declinare i successivi inviti?

Perché non andare e esplicitare i propri interessi chiedendo ciò che si vuole ottenere? Oppure lei sapeva che le parole di Berlusconi erano appunto solo parole dopo una notte di sesso passata con una ragazza come un’altra? Questo non spiega forse il suo essersi premunita di un registratore quando non ce n’era alcun motivo?


8 - Visto che per lei, malgrado la sua professione, la privacy di un personaggio pubblico non esiste, ci può dire con quanti altri clienti ha utilizzato il suo registratore? Ha mai utilizzato le sue registrazioni a scopi di ricatto? Perché sostiene che in Italia molti hanno paura di lei? Perché si limita alle allusioni? Escludendo Berlusconi, di cui ha già fornito ogni dettaglio, chi sarebbero i molti restanti?


9 - Lei dice di essere rimasta delusa da Berlusconi perché pensava fosse «un uomo leale, di parola», sempre riguardo alla solita questioncina della licenza edilizia come se questa licenza fosse una questione nazionale, di cui possa fregare un cazzo a qualcuno. Le sono invece capitati molti uomini di parola prima di Berlusconi? Cosa ha ricevuto in cambio?

10 - Poiché lei è così precisa nei conti, avendoci rivelato le cifre percepite come escort (duemila euro a notte), può dirci se le sue interviste sono state pagate da Repubblica e quanto ha percepito? Ha registrato gli incontri? Ha mai avuto rapporti intimi con Ezio Mauro? È mai stata su un letto piccolo con Paolo Berizzi? È avanzato qualcosa per D’Avanzo?
Se non ci fosse stata Repubblica avrebbe messo in scena il suo spettacolino trash “I love Silvio” o neppure quello? Ha chiesto qualche favore speciale a Repubblica in cambio delle sue dichiarazioni contro il nemico politico del quotidiano presso il quale le ha rilasciate in esclusiva? Infine, detto questo, come escort o come donna, lei, signora P.D., ci sono momenti della sua vita in cui si sente solo una grandissima stronza?


Massimiliano Parente dal quotidiano Libero del 04/08/2009

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