mercoledì 17 giugno 2009

Mister 1%. La bufala contro Berlusconi sul blog di Di Pietro svelata. Avete letto bene.



Ero li che girovagavo su alcuni siti qualunquisti di sinistra - sapete quelli tutti uguali, fatti con lo stampino, quelli che spargono disinformazione e bufale con i banner presi dai blog di Grillo, Travaglio etc. -...e chi ti vedo ?

Il faccione di Silvione nostro !

Clicco e...tradimento!

Mi ritrovo sul sito di Totò Di Pietro...con lui il trittico dei qualunquisti della politica è chiuso.

Ed ecco quello che leggo :


"Mister 1%. Le concessioni radiotelevisive costano al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l’uno per cento del fatturato che ne ottiene. Avete letto bene.

Lo Stato italiano regala da anni alla Mediaset, attraverso RTI, il 99% degli introiti che ne ottiene.

Solo l’uno per cento rimane allo Stato."

Seguono centinaia di commenti entusiasti da parte di lettori ( ed elettori)..."semplici" di mente, poveri puri raggirati.

Perché è una bufala, anche se non sembra ?

Innanzitutto perchè L'ON.LE DI PIETRO OMETTE DI DIRE CHE TUTTE LE EMITTENTI TV NAZIONALI PAGANO L'1% DEL LORO FATTURATO COME TASSA DI CONCESSIONE. (come indicato nell'articolo di legge da lui citato e linkato...bastava leggere, ma chi lo avrà fatto ?...)

Se come afferma Di Pietro nel 2007 Mediaset ha fatturato oltre 4 miliardi di euro ciò vuol dire che di sola tassa di concessione , Mediaset ha pagato la stratosferica cifra di 40 Milioni di euro.
Mentre, ad esempio, la tassa di concessione per una tv commerciale locale è fissa, 2200 euro l'anno - anche se l'emittente locale copre "solo" Lazio e Toscana e fattura alcuni milioni di euro - e per l'autorizzazione alla stampa e diffusione di un giornale anche quotidiano, come Repubblica o l'Unità, la tassa di concessione amministrativa è di poche centinaia di euro l'anno...per non parlare delle sovvenzioni statali che ricevono...
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L'uno per cento sul fatturato annuo (40 milioni di euro, per Mediaset) viene dunque versato come diritto di concessione.

Ma poi, e qui il secondo inganno, sui 4 miliardi, c'è un altro 50% di tasse che Mediaset paga: paga l'IRPEG, l'imposta sul reddito delle società, versa Iva allo Stato sulla vendita della pubblicità, paga i contributi sanitari e pensionistici per le sue migliaia di lavoratori.
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Come tutti infatti sanno ( tranne evidentemente l'On.le Di Pietro ed i suoi elettori) il prelievo effettivo sulle imprese supera il 50%.

Quindi quello che afferma di Di Pietro è doppiamente falso.

E perché da ad intendere ai suoi lettori (ed elettori) e quindi facilmente ingannabili, che la concessione all'1% ( 40 milioni di euro ) fosse un favoritismo fatto a Mediaset, mentre è una equa percentuale del fatturato pagata come tassa di concessione da TUTTE le tv nazionali, La 7 e Rai compresa.
Considerando tutte le tv nazionali, un bell'incasso plurimilionario per lo Stato, senza dover far assolutamente nulla.

E perché falsamente afferma che "Lo Stato italiano regala da anni alla Mediaset il 99% degli introiti che ne ottiene."
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Mentre Mediaset, come la7 e come la RAI versa almeno il 51% in tasse varie allo Stato rapinatore.
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Però sul ridicolo banner di Di Pietro c'è solo la foto di Silvio.

OMETTE ANCHE DI DIRE, L'ONOREVOLE DI PIETRO, CHE MENTRE TUTTE LE TV PAGANO LA TASSA DI CONCESSIONE, AL CONTRARIO, IL CANONE TV ( che è tassa sulla detenzione dell'apparecchio televisivo) VIENE ILLEGITTIMAMENTE ATTRIBUITO SOLO ALLA RAI DI SANTORO, FLORIS, TRAVAGLIO, FAZIO, DANDINI, BERLINGUER, BLOB...

Fonte

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