martedì 30 giugno 2009


Dopo il post di ieri ho ripensato ad Oriana Fallaci e mi è tornata in mente una bellissima lettera che, ormai nel 2005, Magdi Allam le scrisse dedicandole un capitolo del suo libro "Vincere la paura". Da allora le cose nella vita di Allam sono un pò cambiate: si è convertito al cattolicesimo, assumendo il nome di Cristiano, ed è stato eletto deputato europeo alle recenti elezioni di giugno. Vorrei segnalarvi il suo primo intervento a Bruxelles. E' un breve intervento avvenuto nella sezione plenaria del Ppe dopo aver ascoltato per due ore gli interventi del presidente Joseph Daul e degli europarlamentari popolari, perlopiù incentrati o sui rapporti politici con gli altri gruppi parlamentari in vista della probabile riconferma del presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso o sui temi economici. Eccovi li testo:


"Mi chiamo Magdi Cristiano Allam. Questo è il mio esordio in politica che non a caso avviene nel Parlamento Europeo, dopo 35 anni di professione giornalistica. Sono convinto che per riformare il modello di sviluppo finanziario ed economico che attraversa una crisi strutturale a livello mondiale e il modello di convivenza civile che in Europa ha fallito nel garantire la sicurezza ai cittadini e nel favorire l’integrazione, l’Europa deve innanzitutto riscoprire un’anima, che si fondi di valori condivisi e di una identità forte. Perché se non sappiamo chi siamo non sapremo mai il percorso da intraprendere e la meta da perseguire.Ecco perché mi auguro di cuore che in seno al Ppe si abbia la consapevolezza e il coraggio di mettere al centro del nostro dibattito, di affermare e difendere i temi della verità storica delle radici giudaico-cristiane della civiltà dell’Europa; della sacralità della vita dal concepimento alla morte naturale; della centralità della famiglia naturale nella costruzione sociale; del sostegno alla natalità in un’Europa votata al suicidio demografico; di un’educazione che dia ai nostri figli un buon livello di conoscenza unitamente a dei valori solidi e alla capacità di inserirsi nel mondo del lavoro come costruttori di una società migliore; del diritto-dovere della società ad un’informazione che sia corretta e responsabile.Solo su queste basi l’Europa potrà rapportarsi con il mondo esterno con la schiena dritta e a testa alta, senza essere costretta a svendere i propri valori in cambio del petrolio, del gas e del denaro. Mi auguro di cuore che saremo capaci di promuovere dei parametri qualitativi e di investire nella dimensione dell’essere per poter dare una risposta saggia e lungimirante alla crisi dei parametri quantitativi e alla dimensione dell’avere”.Cari amici, è con gioia che da oggi condividerò le mie emozioni, il mio impegno, la mia fede e i risultati di questa scelta di vita che concepisco come una vocazione e porto avanti come una missione. Dico a tutti voi, persone di buona volontà, “Salviamo l’Europa!”. Facciamolo insieme, ciascuno nel proprio ambito e con i propri mezzi. Salviamo l’Europa dalla deriva del relativismo, del nichilismo, del laicismo, del buonismo, dell’islamicamente corretto, del soggettivismo giuridico, del multiculturalismo.Il compito che ci attende è immane, la sfida che abbiamo dinnanzi è storica. L’ho compreso poco dopo aver messo piede nella sede del Parlamento Europeo qui a Bruxelles, martedì 22 giugno. Alle ore 15 ho partecipato all’elezione del presidente e dei vice-presidenti del gruppo parlamentare del Ppe. Mi ha lasciato perplesso che il presidente del gruppo parlamentare del Ppe, Joseph Daul, sia stato l’unico candidato e che la sua elezione si sia risolta in un plebiscito che rievoca la realtà dei regimi autocratici. La medesima percezione l’ho avuta nella elezione dei 10 vice-presidenti del Ppe su 11 candidati, con una lista che di fatto era bloccata. Questo aspetto formale della democrazia interna non è probabilmente disgiunto dalla crisi dei valori e dell’identità dell’Europa. Sono certo che all’interno del Parlamento ci sono persone di buona volontà e che insieme a loro porterò avanti una missione comune.Cari amici, andiamo avanti insieme per realizzare un’Europa Cristiana Libera di Verità e Libertà, Fede e Ragione, Valori e Regole.

Noi siamo i Protagonisti e ce la faremo!"

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