mercoledì 3 giugno 2009

Terapia del dolore, morfina in farmacia con la ricetta grazie al centrodestra


Chi ha la sfortuna di sapere le difficoltà che si incontrano per applicare una terapia del dolore a base di morfina sarà sollevato nel sapere che un decreto del viceministro Fazio liberalizza la vendita delle medicine che alleviano le sofferenze dei malati.

Basterà una ricetta comune, di quelle usate per un anticoncezionale o una pomata, per avere la morfina in farmacia. Cade dunque una delle barriere burocratiche che ostacolavano la prescrizione di antidolorifici, settore dove l’Italia è relegata agli ultimi posti della classifica europea. Un decreto ministeriale alla firma del viceministro al Welfare Ferruccio Fazio prevede infatti che gli oppiacei possano essere consegnati a chi li richiede non più dietro presentazione di una ricetta speciale, a triplo ricalco, che oltretutto il medico aveva difficoltà a procurarsi, ma come qualsiasi altro medicinale. La regola vale per cerotti e pasticche, e per ogni dosaggio, rendendo meno penosa la ricerca da parte delle famiglie con malati terminali.


La burocrazia impediva il commercio della morfina, impediva la prescrizione e la vendita della morfina in farmacia, come degli antidolorifici, che in Italia erano barrierati, a differenza del resto d’Europa.
Il provvedimento è stato preso in aiuto alle terapie per malati terminali, che hanno periodicamente la necessità che sia loro garantita la dose di medicinale necessaria.
La liberalizzazione della morfina rientra in un piano europeo che designa un cambiamento radicale nell’atteggiamento verso la gestione del commercio dei farmaci.


Grande soddisfazione degli esperti del settore
La liberalizzazione della morfina è una svolta epocale, un atto di grande coraggio. Abbiamo dimostrato che col nuovo sistema non c’è rischio di abuso e di spaccio. In base alla letteratura internazionale le possibilità che la morfina destinata ai malati di tumore imbocchi altre strade sono pari allo 0,3%

Complimenti a Fazio e al Governo che in un periodo di "propaganda" e di "livore" promuove un decredo che semplifica la vita in modo concreto.
Fatti, non chiacchiere.

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